Thursday, December 4, 2008

La stanchezza comincia farsi sentire, sarà l'inverno, saranno i chilometri, sarà che di notte i pensieri si muovono senza controllo si ammucchiano tutti insieme e spingono per farsi posto nel silenzio e nell'intimità del buio di un letto troppo piccolo per farceli stare tutti. Senza volerlo senza aspettare mi alzo cammino bevo mi guardo allo specchio e non mi vedo. Non mi vedo, non sono la persona della sera prima, che fortuna significa che ho una ruga in più, qualche capello bianco nuovo, che ne so gli occhi più scuri o stanchi: ho vissuto. Anche oggi ho vissuto.

Non ho scalato montagne, non ho risolto nessun problema mondiale, ma ho vissuto; ho fatto il mio lavoro, telefonato a un paio di amici, sono ritornato dalla mia famiglia, ho trovato la cena pronta, ho parlato con mia moglie.

Una giornata normale, di una normalità piena viva sincera, di una normalità pervasiva che resta nella pelle nei pensieri; ho voglia di dormire per svegliarmi domani per guardarmi allo specchio domani sera, per sperare di vedere un'altra persona.

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