Thursday, February 11, 2010

Giovedì sera, mia figlia è crollata tra le braccia di sua madre e ora dorme serena nel suo lettino caldo caldo. Un'altra settimana è quasi finita e ancora non sono riuscito a rimettermi in ordine a riprendermi dal sonno dai clienti da una vita in cui giorno dopo giorno non lasciano alcuno spazio tra l'uno e l'altro.
La sera quando quando gli occhi non si chiudono da soli provo a scrivere, voglio provare a scrivere; non ci riesco, sempre. Non ci riesco più come una volta. Questi tasti illuminati non odorano d'inchiostro e un monitor appoggiato sulle ginocchia pesa più di un diario, forse è per questo che le mie parole non sentono il bisogno di uscire perché in fondo, nonostante il mio lavoro e le mie passioni, penso ancora in analogico e fingo soltanto di essere un nativo digitale.

Sunday, September 20, 2009

Comincio a sbadigliare

Non sono abituato a parlare in pubblico, e lo scrivere questo blog mi lascia le stesse sensazioni di quando devo dire qualcosa ma non so cosa. Ovviamente è sera non ancora tarda ma abbastanza da addormentare le mie donne.
E' strano avere una figlia, bello, bellissimo, ma comunque strano; cambio di orari, di abitudini, di visione delle cose. Ogni cosa cambia intorno a me. Dal tempo che non ho, alla casa più piccola, dagli spazi da modificare, a mia moglie sempre più brava nel gestire tutto, compresa la sua vita.
Comincio a sbadigliare, brutto segno... Forse è meglio che questo estremo tentativo di non chiudere questo blog non peggiori le cose. Forse sarò maggiormente depresso domani quando uscirò dal notaio dopo aver liquidato un socio. Socio che parola altisonante.

Tuesday, March 17, 2009

il download deve ancora finire

sto scaricando vmware fusion in demo per 30 giorni per provare a installare xp su mac so che  un controsenso ma ci voglio provare lo stesso giusto per capire cosa voglia dire.

a volta a che da un'attesa inaspettata possono uscire parole diverse con uno spessore tanto sottile da non essere lette ma talmente scritte da non restare indifferenti; chissà se mai riprenderanno pensieri vagheggianti sogni ancestrali volando nella normalità di un pomeriggio qualsiasi, chissà.

rileggo il titoloe ritrovo parole scritte chissà quanti anni fa su fogli di carta a quadretti, ora le sento ancora un po' distanti quasi non me anche se due. certo picchiettare dei tasti dista dal profumo di un foglio inciso d'inchiostro questo di certo non aiuta né tanto meno alcuna trasmissione di sottofondo alla televisione in una casa aimé sempre più tecnologica. senza arte senza rima senza frasi storiche considero la mia vita senza raccontarla vivendo qualche giorno di più qualche altro meno esprimo qualche sentimento ma soffoco di baci due piccole guance ancora non abituate ad avere 2 genitori.

download terminato.

sono pigro di tempo

è inutile nascondersi, sono pigro! Mi dico che non ho mai tempo per fare tante cose, ma in realtà quando viene sera ho anche e solo voglia di stare steso sul divano a non fare nulla se non bere un po' di televisione.

Potrei leggere potrei curare il mio sito web o pensare a dei contenuti per il nuovo sito di Omniway, potrei studiare per cominciare a fare qualche esame di certificazione; insomma di cose da fare ne avrei tante... potrei scrivere, come sto facendo ora, ma solo perché sto aspettando che finisca un download.

e così mi ritrovo a scrivere nulla se non sciocchezze giusto per passare il tempo e per picchiare un po' i tasti del nuovo macBook che ho comprato per mia moglie, meravoglioso. Chissà a quando il prossimo post

Thursday, December 4, 2008

La stanchezza comincia farsi sentire, sarà l'inverno, saranno i chilometri, sarà che di notte i pensieri si muovono senza controllo si ammucchiano tutti insieme e spingono per farsi posto nel silenzio e nell'intimità del buio di un letto troppo piccolo per farceli stare tutti. Senza volerlo senza aspettare mi alzo cammino bevo mi guardo allo specchio e non mi vedo. Non mi vedo, non sono la persona della sera prima, che fortuna significa che ho una ruga in più, qualche capello bianco nuovo, che ne so gli occhi più scuri o stanchi: ho vissuto. Anche oggi ho vissuto.

Non ho scalato montagne, non ho risolto nessun problema mondiale, ma ho vissuto; ho fatto il mio lavoro, telefonato a un paio di amici, sono ritornato dalla mia famiglia, ho trovato la cena pronta, ho parlato con mia moglie.

Una giornata normale, di una normalità piena viva sincera, di una normalità pervasiva che resta nella pelle nei pensieri; ho voglia di dormire per svegliarmi domani per guardarmi allo specchio domani sera, per sperare di vedere un'altra persona.

Monday, December 1, 2008

lunedì primo dicembre

Ultimo mese dell'anno, 2008... Un anno intenso, ricco a volte mesto ma sempre vivo! Verso la fine è normale fare bilanci verifiche esami, cominci a domandarti cosa rimane di un anno intero della tua vita, di tanti giorni impiegati per lavorare per vivere una famiglia per non lasciar momire amicizie sempre più difficili da coltivare.

Non lo so se riuscirò a vivere questo blog con fedeltà, il tempo gli impegni le solite scuse insomma; principalmente dovrò vincere la mia innata pigrizia, chissà che per una volta la tecnologia mi aiuti davvero nella vita quotidiana.